La connessione tra la mente e il corpo esiste da quando esistono gli esseri umani. È stata proprio questa integrazione neuromuscolare ad attirare pratiche antichissime come lo Yoga, il Tai Chi, le Arti Marziali. Che cos’hanno in comune queste pratiche? Insegnano degli schemi di movimento che richiedono che il nostro corpo lavori come un tutt’uno e che funzioni come una macchina integrata, senza isolare singole parti del corpo, ma attivandole sempre insieme. Più verranno praticati questi movimenti multiarticolari, maggiore sarà il feedback positivo che si riceverà, rendendoli più fluidi, efficienti e facili… il vecchio detto “una volta che impari ad andare in bicicletta non te lo dimentichi più” è vero! Una volta che verrà acquisito lo schema di movimento, non sarà più necessario pensarci per eseguirlo, avverrà in modo naturale, col minimo sforzo. Un training funzionale è quindi un allenamento a 360 gradi, dove vengono svolti esercizi caratterizzati da movimenti multiarticolari su diversi piani e assi: tutti i movimenti nascono dalla sincronizzazione di intere catene muscolari che rappresentano i circuiti che propagano la forza e l’organizzazione del corpo umano. Il presupposto dell’allenamento funzionale è quindi la globalità del movimento e tale presupposto porta a considerare il corpo nel suo insieme e non analiticamente, consentendo una considerevole attivazione del sistema nervoso centrale. Ogni singolo esercizio si basa sul concetto fondamentale della progressione, per poter acquisire nuovi schemi motori attraverso esperienze multiple e sempre più complesse. In questa tipologia di allenamento è di fondamentale importanza che la parte centrale del corpo, il core, sia forte e che sappia ben organizzarsi in modo rapido e corretto.
Perché un allenamento funzionale per lo Yoga?
Nello Yoga, nella pratica di Asana, il corpo viene impegnato fisicamente e spesso non si ha la preparazione necessaria per vivere bene e in sicurezza l’esperienza che viene offerta dalle posture. Per questa ragione risulta essere di grande utilità un lavoro che consenta di sviluppare una maggiore consapevolezza ed un miglior controllo della postura, delle articolazioni e di tutti i segmenti ossei durante ogni movimento, alla ricerca della massima sinergia muscolare. Il corpo viene coinvolto su tutti i piani di movimento sollecitando la muscolatura profonda che ha il fondamentale ruolo di stabilizzare la cintura pelvica (bacino, anche) e la cintura scapolare (scapole, spalle) migliorando l’efficienza fisica globale. Coordinazione, equilibrio, flessibilità, mobilità articolare, forza… per un approccio più consapevole, sicuro ed efficace alla pratica di Asana.