Il nostro sistema nervoso si suddivide in sistema simpatico e sistema parasimpatico. I due sistemi sono “antagonisti” e sono responsabili dell’attivazione e disattivazione delle nostre reazioni fisiologiche. Il sistema nervoso simpatico ci prepara all’azione: stimola principalmente il rilascio di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo per creare quello stato di eccitazione necessario ad accendere risposte di allarme. Responsabile della prontezza e reattività del nostro corpo, è più attivo di giorno e quando siamo soggetti a situazioni stressanti. Il sistema nervoso parasimpatico interviene nel sollecitare le condizioni di riposo e rilassamento: stimola principalmente il rilascio di neurotrasmettitori per rallentare la frequenza cardiaca e abbassare la pressione sanguigna in modo che gli organi funzionino più lentamente. Responsabile dello stato di rilassamento e di rigenerazione del nostro corpo, è più attivo quando si dorme e quando si è tranquilli.
Il sistema parasimpatico stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione e l’immagazzinamento di energia. Questa parte del nostro sistema nervoso è responsabile delle reazioni corporee involontarie che ci occorrono per recuperare energie. In inglese si dice che attiva un sistema di adattamento del corpo di “rest and digest” perché principalmente si può dire che si occupa di riposo e di digestione. Il sistema nervoso parasimpatico inizia nell’encefalo e attraverso i nervi cranici si dirama ai vasi sanguigni, alle ghiandole salivari, al cuore, ai polmoni e all’intestino. Il sistema parasimpatico ci permette di riposare e di ricaricarci di energie: ci aiuta a passare da uno stato di attività ad uno stato di calma. Nel momento in cui il cuore rallenta, il respiro si fa più tranquillo e profondo, il nostro corpo ha modo di concentrare la sua attenzione alla digestione permettendoci di assimilare al meglio gli elementi necessari per dare energia ai muscoli. Inoltre il nostro cervello può concedersi una fase di pseudo stand by funzionale ad elaborare con maggiore tranquillità eventi, situazioni, pensieri, senza eccessiva invasione degli stimoli esterni.
La nostra società è “simpatico-tonica”. Siamo eccessivamente sollecitati, diamo molta importanza all’efficienza e all’euforia come indici di benessere e viceversa scarsa rilevanza ai momenti di rilassamento. Accade così che nel lungo periodo accumuliamo un debito nei confronti del nostro organismo, un po’ come quando non dormiamo a sufficienza e ne risentiamo il giorno dopo. Questa situazione nel lungo periodo si cronicizza in un sistema che, perso il suo equilibrio, fa prevalere appunto il sistema simpatico. Ogni tanto il nostro organismo allora ha bisogno di bruschi stop per focalizzare l’attenzione all’interno e rigenerarsi e quindi ci ammaliamo o ci ‘deprimiamo’. Anche in questi casi cerchiamo il sistema per curare il nostro ‘squilibrio’ e sopprimere il nostro ‘malessere’. Squilibrio che in realtà si manifesta per compensare uno squilibrio precedente. Rilassarsi, lasciarsi andare risulta essere pertanto estremamente importante per attivare il sistema parasimpatico e stimolare il rilascio di serotonina, melatonina (ormoni deputati a regolare il ritmo del sonno, del riposo e il tono dell’umore).
Lo yoga, coi suoi esercizi di rilassamento, respirazione e sollecitando una calma presenza, agisce in modo benefico portando equilibrio a questi due sistemi, simpatico e parasimpatico, aumentando quindi la nostra vitalità e la nostra resistenza allo stress. Le posture dello yoga hanno anche una valenza a livello energetico. Chi pratica yoga avrà sperimentato quanto le posture possano influenzare lo stato fisico e mentale. Attraverso sequenze equilibrate di asana il nostro organismo viene portato a ricercare un nuovo equilibrio più salutare. I due sistemi ricominciano a lavorare in sinergia aumentando così il nostro senso di benessere e appagamento.